DIRITTO DI VISITA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: stop agli incontri tra padre e figlio residenti in Comuni diversi

In considerazione delle misure restrittive volte a contenere la diffusione del virus Covid-19, che hanno avuto evidenti ripercussioni sulla libertà di circolazione delle persone, si è posto il problema di stabilire se possa essere garantito al padre, residente in comune diverso, il diritto di visita.

Al fine di poter comprendere se l’eventuale interruzione delle visite al figlio possa ritenersi legittima, occorre svolgere un giudizio di comparazione dei valori in gioco e segnatamente del diritto alla salute del minore e del diritto di visita del padre.

Ebbene, a parere della scrivente, risulta evidente come il diritto dei genitori e dei figli minori di incontrarsi, nell’attuale momento emergenziale, debba ritenersi recessivo rispetto alle limitazioni alla circolazione delle persone, legalmente stabilite per ragioni sanitarie e al diritto alla salute ex art. 32 Cost.

Sul punto si è espressa altresì una recente sentenza della Corte D’Appello di Bari del 23.3.2020, che – ritenendo prevalente la tutela del dritto della salute del minore rispetto al diritto di visita del padre – ha sancito: i) la legittimità dell’interruzione delle visite al figlio, fino al superamento dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus in corso; ii) l’esercizio del diritto di visita paterno attraverso lo strumento della videochiamata, o skype, per periodi di tempo uguali a quelli fissati, e secondo il medesimo calendario.

Ciò in considerazione del fatto che:

1)     In primis, gli incontri dei minori con i genitori dimoranti in comune diverso da quello di residenza dei minori stessi, non realizzano affatto le condizioni di prudenza di cui ai decreti ministeriali.

2)     Risulta difficile verificare che il minore non sia stato esposto a rischio sanitario, con conseguente pericolo per coloro che troverà al rientro presso l’abitazione del genitore collocatario.

In conclusione, fino a quando sussisterà tale emergenza, appare necessario interrompere le visite e garantire il diritto di visita paterno attraverso lo strumento della videochiamata, o skype, per periodi di tempo uguali a quelli fissati e secondo il medesimo calendario.

Avv. Laura Mingrino

www.studiolegalemingrino.it